Studio MERCURY I: il passaggio a Rosuvastatina permette di raggiungere gli obiettivi di colesterolo LDL raccomandati dalle lineeguida
Nel corso di uno studio clinico sono stati valutati gli effetti dello switching, cioè del passaggio da dosaggi di Atorvastatina, Simvastatina e Pravastatina a bassi dosi di Rosuvastatina nei pazienti ad alto rischio.
Un totale di 3140 i pazienti ipercolesterolemici con malattia coronarica, aterosclerosi o diabete di tipo 2 sono stati assegnati in modo random a ricevere Rosuvastatina 10 mg, Atorvastatina 10 o 20 mg, Simvastatina 20 mg o Pravastatina 40 mg, per 8 settimane.
I pazienti potevano mantenere questi trattamenti per altre 8 settimane oppure passare ad un altro trattamento o dosaggio: Atorvastatina 10 mg, Simvastatina 20 mg e Pravastatina 40 mg, a Rosuvastatina 10 mg oppure da Atorvastatina 20 mg a Rosuvastatina 10 o 20 mg.
L'end point primario di efficacia era la percentuale dei pazienti che hanno raggiunto gli obiettivi fissati dalle Joint European Societies riguardo ai livelli di colesterolo LDL ( inferiori a 116 mg/dL ) alla 16°settimana.
Significativi miglioramenti nel raggiungimento degli obiettivi di colesterolo LDL sono stati riscontrati nei pazienti che sono passati alla Rosuvastatina 10 mg rispetto ai pazienti che rimanevano su Atorvastatina 10 mg (86% vs 80%), Simvastatina 20 mg (86% vs 72%) e Pravastatina 40 mg(88% vs 66%) e e tra i pazienti passati a Rosuvastatina 20 mg rispetto a quelli con Atorvastatina20 mg(90% vs 84%).
Questo studio ha dimostrato che il passaggio a Rosuvastatina ( Crestor ) rappresenta una strategia efficace per aumentare la percentuale di pazienti che riescono a raggiungere gli obiettivi raccomandati dalle lineeguida internazionali riguardo ai livelli di colesterolo LDL. ( Xagena_2004 )
Schuster H et al, Am Heart J 2004; 147: 705-712
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XagenaFarmaci_2004