Arresto cardiaco: l'impiego immediato dell'Amiodarone è in grado di salvare vite umane


La morte improvvisa per cause cardiache è spesso dovuta all'insorgenza di fibrillazione venticolare.
Il soccorso dei pazienti colpiti da arresto cardiaco deve pertanto essere immediato ed il presidio terapeutico più utilizzato è il defibrillatore portatile.
Diverse persone tuttavia, non rispondono al trattamento elettrico.
Alcuni ricercatori di Seattle (USA) hanno organizzato uno studio, denominato ARREST (Amiodarone in out-of-hospital Resuscitation of Refractory Sustained ventricular Tachyarrhythmias) per valutare se l'impiego dell' Amiodarone (Cordarone) per via endovenosa sia in grado di ridurre la mortalità in soggetti colpiti da arresto cardiaco al di fuori dell' ambiente ospedaliero.
Lo studio ha coinvolto 504 pazienti che non rispondevano alla elettroterapia.Tra questi, 246 hanno ricevuto 300mg di Amiodarone endovena, mentre agli altri 258 pazienti è stato somministrato un placebo.
Il 44% dei pazienti trattati con Amiodarone era ancora in vita dopo il trasporto in ospedale, contro il 33% del gruppo di controllo (p=0,03).

(Kudenchuk P.J. et al., N Engl J Med 1999 ; 341 : 871-878)

(Keywords: arresto cardiaco, amiodarone)

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