La ticlopidina è stata studiata nella prevenzione secondaria di eventi vascolari cerebrali in trial clinici ben disegnati. Un primo studio in doppio cieco vs placebo, denominato CATS, ha incluso 1.072 pazienti con recente ictus tromboembolico, osservando che, durante un periodo di tre anni, un altro ictus si era verificato nel 10% dei pazienti che assumevano 250mg di Ticlopidina due volte al giorno e nel 17% dei pazienti trattati con placebo. In un altro trial in doppio cieco randomizzato, 3.069 pazienti con pregresso attacco ischemico transitorio (TIA), deficit neurologico reversibile o un ictus minore nei tre mesi precedenti l'inizio dello studio, sono stati trattati con ticlopidina (250mg 2 volte al giorno) o con ASA ad alte dosi (650mg 2 volte al giorno). L'end point primario, morte da qualsiasi cura + ictus non fatale, si è verificato in una percentuale leggermente minore nel gruppo trattato con ticlopidina (20%) rispetto a quella del gruppo ASA.
Per quanto concerne l'evento cumulativo ictus fatale e non fatale, si è riscontrata, a tre anni una percentuale ancora leggermente favorevole alla ticlopidina (10% vs 13% della ticlopidina), mentre non si è evidenziata alcuna differenza statisticamente significativa sulla mortalità per qualsiasi causa tra i due gruppi.
La grande meta-analisi Antiplatelet Trialists' Collaboration non ha messo in evidenza differenze di efficacia tra ticlopidina ed ASA sull'end point combinato infarto del miocardio, accidente ischemico cerebrale e decesso da cause vascolari.
Il numero di pazienti da trattare con ticlopidina per un anno (NNT/anno) per prevenire un nuovo ictus è circa 80.
In definitiva la ticlopidina è un farmaco antiaggregante la cui efficacia può essere considerata simile a quella dell'ASA nel ridurre l'incidenzadi recidive cerebrovascolari: tuttavia, tenendo conto del rischio di gravi trombo-leucocitopenie che può provocare, il farmaco di elezione per pazienti con storia di TIA o di ictus, resta l'ASA. Di solito la ticlopidina è riservata ai pazi enti in cui insorge ischemia cerebrale mentre sono in trattamento con ASA o che mostrano intolleranza all'ASA.
(Xagena 2000)
(Bollettino d'Informazione Farmaci)
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