Studio WEST: confronto tra terapia farmacologica con o senza PCI e PCI primario nell’infarto miocardico con sopraslivellamento ST


Lo studio WEST ( Which Early ST-elevation myocardial infarction Therapy ) ha valutato se la terapia farmacologica ottimale nelle prime fasi dell’infarto miocardico con sopraslivellamento ST ( STEMI ) fosse non inferiore all’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) eseguito precocemente.

Lo studio WEST è stato compiuto in 4 città canadesi e vi hanno preso parte 304 pazienti STEMI entro 6 ore dall’insorgenza dei sintomi.

Tutti i pazienti hanno ricevuto Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ), Enoxaparina ( Clexane/Lovenox ) per via sottocutanea al dosaggio di 1mg/kg.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale ad uno di 3 gruppi:

a) Tenecteplase ( Metalyse/TNKase ) e trattamento standard;

b) Tenecteplase e studio invasivo entro 24 ore, con PCI di salvataggio in caso di fallimento della riperfusione;

c) PCI primario con dose di carico di 300mg di Clopidogrel ( Plavix ).

Il periodo intercorso tra i sintomi ed il trattamento è stato breve: somministrazione di Tenecteplase in 113 minuti nel gruppo A e di 130 minuti nel gruppo B, intervento PCI in 176 minuti nel gruppo C.

L’end point primario composito ( morte a 30 giorni, re-infarto, ischemia refrattaria, insufficienza cardiaca congestizia, shock cardiogeno, aritmia ventricolare maggiore ) è stato raggiunto nel 25% dei casi ( gruppo A ), nel 24% ( gruppo B ) e nel 23% ( gruppo C ), rispettivamente.

Tuttavia, è stata osservata una più alta frequenza della combinazione di morte ed infarto miocardico ricorrente nel gruppo A ( pazienti trattati con Tenecteplase ) e nel gruppo C ( pazienti sottoposti a PCI ) ( 13% versus 4%, rispettivamente; p-logrank = 0.021 ), mentre non è emersa differenza tra il gruppo B ed il gruppo C ( 6.4% versus 4%, rispettivamente ).

I dati dello studio WEST hanno indicato che un precoce regime farmacologico associato ad una strategia di intervento coronarico percutaneo di routine o di salvataggio entro le 24 ore dal trattamento iniziale, può non differire dall’intervento coronarico percutaneo primario.( Xagena_2006 )

Armstrong PW and WEST Steering Committee, Eur Heart J 2006; 27: 1530-1538




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