Terapia con fibrati e insorgenza di rabdomiolisi


I fibrati trovano impiego nel trattamento della dislipidemia mista. Tuttavia questi farmaci sono associati a potenziale rischio di indurre rabdomiolisi.

Ricercatori della Zhejiang University nella Repubblica Popolare Cinese hanno compiuto una revisione della letteratura sulla rabdomiolisi associata alla terapia con fibrati.

Sono stati valutati 76 casi associati alla terapia con fibrati, ed è stato segnalato il caso di un paziente non-diabetico, non-iperteso, che ha manifestato rabdomiolisi causata dal Fenofibrato.

Il tempo di inizio della manifestazione variava tra le 36 ore e i 6 mesi. Gemfibrozil ( Lopid ) è risultato il fibrato più frequentemente associato alla rabdomiolisi, seguito dal Bezafibrato ( Bezalip ), Fenofibrato ( Lipofene ), Ciprofibrato, e Clofibrato.

Ventritrè casi erano associati al fibrato in monoterapia e 54 con la terapia a base di fibrato combinata con statine o altri farmaci in grado di interagire con i fibrati.

Sedici casi presentavano insufficienza renale cronica prima della terapia con fibrato, e 6 presentavano ipotiroidismo; in 54 casi l’insorgenza di rabdomiolisi era complicata da insufficienza renale acuta.
Dopo la sospensione del trattamento con fibrati e idratazione, la maggior parte dei pazienti si è ripresa.

Da questa revisione è emerso che l’insufficienza renale cronica può essere un fattore di rischio per la rabdomiolisi associata ai fibrati.
Sebbene la rabdomiolisi si presenti generalmente quando i fibrati sono combinati con le statine, precauzioni contro gravi eventi avversi dovrebbero essere assunte anche quando i fibrati sono somministrati come monoterapia. ( Xagena_2009 )

Wu J et al, Eur J Clin Pharmacol 2009; Epub ahead of print



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XagenaFarmaci_2009