Il rischio di infarto miocardico acuto è un effetto di classe degli inibitori COX-2


La sicurezza cardiovascolare dei farmaci antinfiammatori non steroidei ( FANS ) ad azione inibitrice selettiva della cicloossigensasi-2 ( COX-2 ) è argomento di discussione dopo il ritiro dal mercato del Vioxx ( Rofecoxib ).

Non è noto se altri inibitori COX-2 ( Etoricoxib/Arcoxia, Valdecoxib/Bextra ) aumentino il rischio cardiovascolare.

E’ stato eseguito uno studio in una coorte di 486.378 persone registrate nel database dell’United Kingdom General Practice Research Database con almeno una prescrizione di un FANS tra il giugno 2000 e l’ottobre 2004.

Un totale di 3.643 casi con infarto miocardico sono stati confrontati con 13.918 soggetti di controllo.

L’uso corrente di Etoricoxib era associato ad un rischio di infarto miocardico 2.09 volte maggiore rispetto al non uso durante l’anno precedente.

L’uso corrente di Rofecoxib ( rate ratio, RR = 1.29 ), Celecoxib ( Celebrex ) ( RR = 1.56 ), Diclofenac ( Voltaren ) ( RR = 1.37 ) hanno presentato un aumento significativo del rischio di infarto miocardico.

L’uso corrente di Valdecoxib era associato ad un RR di 4.60.

Il rate ratio è sembrato aumentare con i più alti dosaggi giornalieri di inibitori COX-2 ed era anche aumentato nei pazienti senza fattori di rischio cardiovascolari maggiori.

Lo studio condotto da Ricercatori del Charite-Universitaetsmedizin di Berlino ( Germania ) e della McGill University Health Centre di Montreal ( Canada ) ha fornito prove a supporto dell’ipotesi che il rischio elevato di infarto miocardico acuto è un effetto di classe degli inibitori COX-2. ( Xagena_2006 )

Andersohn F et al, Circulation 2006; 113: 1950-1957




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