L’isolamento della vena polmonare da preferire all’ablazione del nodo AV nei pazienti con fibrillazione atriale e scompenso cardiaco


Lo studio PABA-CHF ( Randomized Controlled Trial of Pulmonary Vein Antrum Isolation vs AV Node Ablation with Bi-Ventricular Pacing for Treatment of Atrial Fibrillation in Patients with Congestive Heart Failure ) ha confrontato due procedure per la fibrillazione atriale resistente, l’isolamento della vena polmonare ( IVP ) e l’ablazione del nodo atrioventricolare ( AV ) con successivo pacing biventricolare ( ANAV-BiV ).

Un totale di 71 pazienti con fibrillazione atriale sintomatica ed insufficienza cardiaca sono stati assegnati in modo casuale all’isolamento della vena polmonare ( n = 35 ) o all’ablazione del nodo atrioventricolare ( n = 36 ).

Il periodo osservazionale è stato di 6 mesi.

Dopo 6 mesi, i pazienti sottoposti ad isolamento della vena polmonare hanno mostrato miglioramenti degli endpoint primari rispetto ai pazienti sottoposti ad ablazione del nodo atrioventricolare con pacing biventricolare, tra cui:

- distanza percorsa in 6 minuti: 345mt versus 301mt;

- capacità di pompa del cuore: 35% versus 29%.

L’assenza di episodi di fibrillazione atriale ( endpoint secondario ) ha riguardato l’89% dei pazienti sottoposti a isolamento della vena polmonare contro nessun paziente nel gruppo ablazione del nodo atrioventricolare e pacing biventricolare.
Nel gruppo isolamento della vena polmonare, il 74% dei pazienti è risultato privo di episodi di fibrillazione atriale e non ha richiesto l’assunzione di farmaci antiaritmici.

Il 42% dei pazienti sottoposti ad ablazione del nodo atrioventricolare ha presentato peggioramento della gravità della fibrillazione atriale contro nessun peggioramento nel gruppo isolamento della vena polmonare.

E’ stato osservato che le due procedure possono essere associate a rischio di infezioni e di perforazione.
Inoltre, l’isolamento della vena polmonare può causare anche ictus e stenosi della vena polmonare o restringimento dell’arteria.

I dati dello studio hanno mostrato che l’isolamento della vena polmonare produce miglioramenti della qualità di vita, della capacità funzionale e della frazione d’eiezione rispetto all’ablazione del nodo atrioventricolare e pacing biventricolare nei pazienti con fibrillazione atriale sintomatica associata a scompenso cardiaco. ( Xagena_2006 )

Fonte: American Heart Association – Scientific Sessions, 2006




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Cardio2006