Stenosi aortica: la Rosuvastatina non riduce la progressione
La stenosi aortica è un processo attivo con caratteristiche simili all’aterosclerosi.
L’obiettivo dello studio ASTRONOMER ( Aortic Stenosis Progression Observation: Measuring Effects of Rosuvastatin ) è stato quello di valutare l’effetto della riduzione dei livelli di colesterolo con Rosuvastatina ( Crestor ) sulla progressione della stenosi aortica.
Lo studio, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, ha riguardato pazienti asintomatici con stenosi aortica lieve-moderata e nessuna indicazione clinica per l’abbassamento del colesterolo plasmatico.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Rosuvastatina 40 mg/die ( 134 pazienti ) oppure placebo ( 135 pazienti ).
L’endpoint primario era rappresentato dalla progressione della stenosi aortica. Il periodo osservazionale è stato di 3.5 anni.
Il gradiente di picco della stenosi aortica è aumentato nei pazienti trattati con Rosuvastatina, in media, da un basale di 40.8 a 57.8 mmHg alla fine del periodo di follow-up.
L’aumento annualizzato del gradiente di picco di stenosi aortica è stato di 6.9 mmHg nel gruppo Rosuvastatina e 6.1 mmHg nel gruppo placebo ( p=0.83 ).
Il trattamento con Rosuvastatina non è risultato associato a una riduzione della progressione della stenosi aortica in nessuno dei sottogruppi predefiniti.
In conclusione, l’abbassamento dei livelli di colesterolo con Rosuvastatina 40 mg non riduce la progressione della stenosi aortica nei pazienti con stenosi aortica da lieve a moderata; pertanto le statine non dovrebbero essere impiegate per il solo obiettivo di ridurre la progressione della stenosi aortica. ( Xagena_2010 )
Chan KL et al, Circulation 2010; Epub ahed of print
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