Morte cardiaca improvvisa: prevenzione con l’Amiodarone
Non tutti i pazienti a rischio di morte cardiaca improvvisa sono eleggibili per l’impianto di ICD ( defibrillatore cardioverter impiantabile ).
Ci sono, tuttavia, dati discordanti riguardo all’efficacia e alla sicurezza dell’Amiodarone ( Cordarone ) nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa.
Ricercatori della Duke University a Durham negli Stati Uniti, hanno condotto una meta-analisi di tutti gli studi controllati, randomizzati, che avevano esaminato l’uso di Amiodarone nella prevenzione della morte improvvisa cardiaca.
Sono stati identificati 15 studi, in cui 8.522 pazienti sono stati assegnati in modo casuale ad Amiodarone o a placebo/controllo.
L’Amiodarone ha ridotto l’incidenza di morte cardiaca improvvisa ( 7.1% vs 9.7%; OR=0.71; p<0.001 ) e di mortalità cardiovascolare ( 14% vs 16.3%; OR=0.82; p=0.004 ).
C’è stata una riduzione del rischio assoluto dell’1.5% nella mortalità per qualsiasi causa che non ha incontrato la significatività statistica ( p=0.093 ).
La terapia con Amiodarone ha aumentato il rischio di tossicità polmonare ( 2.9% vs 1.5%; OR=1.97; p=0.002 ), tossicità tiroidea ( 3.6% vs 0.4%; OR=5.68; p<0.001 ).
In conclusione, l’Amiodarone riduce il rischio di morte improvvisa cardiaca del 29% e di malattia cardiovascolare del 18%, e pertanto rappresenta un’alternativa nei pazienti non-eleggibili per l’ICD nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa.
Tuttavia, la terapia con Amiodarone ha un effetto neutro riguardo alla mortalità generale ed è associata ad un aumento del rischio di tossicità polmonare e tiroidea di 2 e di 5 volte. ( Xagena_2009 )
Piccini JP et al, Eur Heart J 2009; 30: 1245-1253
Link: MedicinaNews.it
Cardio2009 Farma2009
XagenaFarmaci_2009