Inibitori CEPT: Torcetrapib non produce effetti significativi sul processo aterosclerotico a livello coronarico


I livelli di colesterolo HDL sono inversamente correlati al rischio cardiovascolare.
Torcetrapib, un inibitore della CEPT ( proteina di trasferimento del colesterolo esterificato ), aumenta i livelli di colesterolo HDL, ma gli effetti funzionali associati a questo meccanismo rimangono incerti.

Lo studio ILLUSTRATE ha valutato Torcetrapib su 1188 pazienti con malattia coronarica sottoposti ad ultrasonografia intravascolare.

Dopo trattamento con Atorvastatina ( Lipitor / Torvast ) per ridurre i livelli di colesterolo LDL a meno di 100 mg per decilitro ( 2.59 mmol/l ), i pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Atorvastatina in monoterapia oppure Atorvastatina associata a Torcetrapib 60mg/die.

Dopo 24 mesi, la progressione della malattia è stata misurata mediante ultrasonografia intravascolare in 910 pazienti ( 77% ).

Il trattamento combinato Torcetrapib ed Atorvastatina ha prodotto un aumento del 61% del colesterolo HDL ed una riduzione del 20% del colesterolo LDL, con un rapporto colesterolo LDL/colesterolo HDL inferiore a 1.

Torcetrapib è anche risultato associato ad un aumento della pressione sistolica di 4.6 mmHg.

Il volume percentuale di ateroma ( la misurazione primaria di efficacia ) è aumentato dello 0.19% nel gruppo solo Atorvastatina e dello 0.12% nel gruppo Torcetrapib ed Atorvastatina ( p = 0.72 ).

E’ stato osservato un piccolo effetto favorevole del Torcetrapib sul cambiamento del volume normalizzato dell’ateroma ( una misurazione secondaria ), ma nessuna differenza è stata registrata riguardo al cambiamento del volume dell’ateroma per il segmento del vaso più lesionato.

Lo studio ha mostrato che il Torcetrapib è associato ad un marcato aumento del colesterolo LDL e a una riduzione del colesterolo LDL, ma non esercita nessun significativo rallentamento sulla progressione dell’aterosclerosi coronarica.

Il Torcetrapib ha aumentato la pressione sanguigna. ( Xagena_2007 )

Nissen SE et al, N Engl J Med 2007; Published online




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