È stato riportato in precedenza che l'uso profilattico di Nesiritide ( Natrecor ) non ha ridotto l'incidenza di dialisi o di morte dopo interventi chirurgici cardiovascolari, nonostante abbia ridotto l'incidenza di danno renale acuto nel periodo immediatamente post-operatorio.

L’obiettivo di uno studio è stato quello di esaminare se i benefici renali osservati con l’uso di Nesiritide avessero avuto qualche impatto a lungo termine sulla sopravvivenza cumulativa dei pazienti e sugli esiti renali.

Sono stati inclusi nello studio i partecipanti dello studio Nesiritide, uno studio clinico precedentemente segnalato prospettico, in doppio-cieco, controllato con placebo, randomizzato, che ha valutato l'effetto di Nesiritide sull'incidenza di dialisi o di mortalità a 21 giorni in pazienti adulti sottoposti a chirurgia cardiovascolare ad alto rischio.

Sono stati ottenuti i dati sullo stato di salute e sulla funzione renale di tutti i 94 pazienti dello studio Nesiritide.

Il follow-up medio è stato di 20.8 mesi.

Non è stata osservata nessuna differenza nella sopravvivenza cumulativa tra i due gruppi durante il follow-up ( Nesiritide 77.7% versus placebo 81.6%, P=0.798 ).

I pazienti con danno renale acuto in ambiente ospedaliero hanno mostrato un più alto tasso di mortalità rispetto a quelli senza danno renale acuto ( con danno renale 41.4% versus nessun danno renale 10.7%, P=0.002 ). Tuttavia, le differenze nel tempo di sopravvivenza non sono risultate significative tra i gruppi quando l'analisi è stata ristretta a pazienti con danno renale acuto ( Nesiritide 16.8 mesi versus placebo 18.5 mesi, P=0.729 ).

In conclusione, la protezione renale fornita dal Nesiritide nell'immediato periodo post-operatorio non è stata associata a una migliore sopravvivenza a lungo termine nei pazienti sottoposti a chirurgia cardiovascolare ad alto rischio. ( Xagena_2010 )

Lingegowda V et al, Clin Cardiol 2010; 33: 217-221



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