Pazienti con malattia del nodo del seno con pacemaker: la terapia con statine riduce l’incidenza di recidiva di tachicardia atriale o fibrillazione atriale
I dati indicano che il pacing atriale, le statine, gli ACE inibitori, ed i bloccanti il recettore dell’angiotensina prevengono la tachicardia atriale / fibrillazione atriale in alcuni pazienti.
Uno studio, condotto da Ricercatori dell’University of Calgary in Canada, ha esaminato i predittori clinici di ricidiva di tachicardia atriale / fibrillazione atriale, dopo impianto di un pacemaker bicamerale; lo studio ha riguardato 185 pazienti consecutivi con fibrillazione atriale parossistica.
E’ stata osservata recidiva di tachicardia atriale / fibrillazione atriale nell’85% dei pazienti in studio.
Dopo 1 anno di follow-up, i pazienti senza recidiva avevano una maggiore probabilità di essere in trattamento con statine ( 54% versus 24%; p=0.0004 ).
La terapia con statine è risultata essere il solo predittore significativo di recidiva di tachicardia atriale / fibrillazione atriale in un modello di regressione logistica multivariata ( odds ratio aggiustato, OR=0.33; p=0.007 ).
Lo studio ha mostrato che nei pazienti con malattia del nodo del seno, a cui è stato impiantato un pacemaker, la terapia con statine riduce l’incidenza di recidiva di tachicardia atriale / fibrillazione atriale. ( Xagena_2008 )
Gillis AM et al; Eur Heart J 2008; 28: 1873-1880
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