Cardiotossicità da chemioterapia: gli Ace inibitori presentano effetti cardioprotettivi


L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare le alterazioni della funzionalità cardiaca indotta dalla chemioterapia in un follow-up di 2 anni e il ruolo cardioprotettivo degli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina ( ACE inibitori ) nella prevenzione della disfunzione cardiaca.

Lo studio prospettico è stato condotto in pazienti con cancro al seno ( 85 donne, età media 57 ± 12 anni ).

In base al trattamento, i pazienti sono stati divisi in sei gruppi: Fluorouracile – Epirubicina - Ciclofosfamide, FEC ( gruppo A ); FEC e Trastuzumab ( gruppo B ); Trastuzumab ( gruppo C ); FEC e Docetaxel ( gruppo D ); FEC, Paclitaxel e Trastuzumab ( gruppo E ); e chemioterapia e farmaci cardioprotettivi ( gruppo F ).

La valutazione cardiologica ha compreso elettrocardiogramma ( ECG ) ed ecocardiogramma convenzionale con Doppler tissutale ( TDI ), ed è stata effettuata ai tempi: T0 ( prima della chemioterapia ), T1 ( dopo 6 mesi dall'inizio della chemioterapia ) e T2 ( 2 anni dopo la fine della chemioterapia ).

Variazioni significative nei parametri TDI della funzione sistolica e diastolica sono stati osservati ai tempi T1 e T2 in tutti i pazienti.

Una significativa riduzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra ( FEVS ) è stata osservata solo in T2.

Nei pazienti trattati con Ace inibitori ( gruppo F ), questi cambiamenti sono risultati meno significativi che in altri gruppi, e non hanno prodotto cambiamenti significativi negli indici di funzione diastolica.

Dallo studio è emerso che l’esame Doppler tissutale è più sensibile rispetto all’ecocardiogramma convenzionale nella diagnosi precoce di disfunzione cardiaca, e gli ACE-inibitori sembrano avere un importante ruolo nella prevenzione della cardiotossicità. ( Xagena_2014 )

Di Lisi D et al, J Cardiovasc Med 2014; Epub ahead of print

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