Lorundrostat nel trattamento dell’ipertensione non-controllata


Il trattamento con Lorundrostat, un inibitore dell’aldosterone sintasi, ha mostrato efficacia nel ridurre la pressione arteriosa nei pazienti con ipertensione non-controllata, rispetto al placebo.

Lo studio Target-HTN ha valutato l’impiego di Lorundrostat in una popolazione di pazienti già sottoposti a due o più trattamenti antipertensivi.

È stata arruolata una coorte iniziale di 163 partecipanti con attività reninica plasmatica inferiore o uguale a 1,0 ng/mL/ora e livelli elevati di aldosterone plasmatico ( maggiore o uguale a 1,0 ng/dL ), a cui sono stati poi aggiunti 37 partecipanti con attività reninica plasmatica maggiore di 1,0 ng/mL/ora.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere uno di cinque dosaggi di Lorundrostat previsti nella coorte iniziale (12,5 mg, 50 mg o 100 mg una volta al giorno o 12,5 mg o 25 mg due volte al giorno) oppure un placebo. Nella seconda coorte, poi, i partecipanti sono stati randomizzati in rapporto 1:6 a ricevere Lorundrostat 100 mg una volta al giorno o placebo.

L’endpoint primario era costituito dalla variazione della pressione arteriosa sistolica dalla basale all’ottava settimana.

E' emerso che nei pazienti con attività reninica plasmatica minore o uguale a 1,0 ng/mL/ora, una riduzione della pressione arteriosa sistolica di 14,1 mmHg, 13,2 mmHg, 6,9 mmHg rispettivamente con un’assunzione quotidiana di Lorundrostat 100 mg, 50 mg e 12,5 mg.
Nei pazienti assegnati a placebo è stata riscontrata una riduzione media di 4,1 mmHg.
Le riduzioni osservate della pressione arteriosa sistolica nei pazienti trattati con dosi di 25 mg e 12,5 mg di Lorundrostat due volte al giorno sono state invece rispettivamente di 10,1 mmHg e 13,8 mmHg.

Tra i pazienti con attività reninica plasmatica maggiore di 1,0 ng/mL/ora il trattamento con Lorundrostat 100 mg una volta al giorno ha ridotto la pressione arteriosa sistolica di 11,4 mmHg, in linea con quanto riscontrato nei partecipanti con attività reninica plasmatica minore o uguale a 1,0 ng/mL/ora che ricevevano la stessa dose.

Riguardo alla sicurezza è emerso un aumento del potassio sierico superiore a 6,0 mmol/L in 6 partecipanti, corretto poi riducendo la dose o sospendendo il trattamento.

In conclusione, i risultati dello studio Target-HTN hanno mostrato come l’uso di Lorundrostat potrebbe avere un ruolo importante nel ridurre la pressione arteriosa in soggetti con ipertensione non-controllata. ( Xagena_2023 )

Fonte: JAMA, 2023

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