Intervento coronarico percutaneo con impianto di stent: confronto tra terapia con Clopidogrel a 6 mesi versus 24


La durata ottimale della terapia con Clopidogrel ( Plavix ) dopo stenting coronarico è tema di discussione a causa della scarsità di studi randomizzati e controllati, e dei dati discordanti ottenuti dai Registri.
Sebbene la terapia prolungata con Clopidogrel dopo impianto di stent di metallo nudo sia considerata efficace nella prevenzione secondaria, il profilo di sicurezza degli stent a rilascio di farmaco è stato messo in discussione nei pazienti non-trattati per 12 mesi o più con la duplice terapia antiaggregante.
E’ stato, inoltre, osservato che la terapia con Clopidogrel per 24 mesi dopo stenting coronarico riduce l’endpoint composito di morte, infarto miocardico o ictus, rispetto a 6 mesi di trattamento.

PRODIGY è uno studio non-in-cieco, multicentrico, randomizzato. Tutti i pazienti con indicazione a impianto di stent coronarico sono stati assegnati in modo casuale a stent di metallo nudo ( nessuna inibizione della perdita luminale tardiva attiva ), allo stent a rilascio di Zotarolimus ( Endeavor Sprint ) ( lieve inibizione della perdita tardiva ), allo stent a rilascio di Paclitaxel ( Taxus ) ( moderata inibizione della perdita tardiva ), o allo stent a rilascio di Everolimus ( Xience V ) ( alta inibizione della perdita luminale tardiva ).

Inoltre, a 30 giorni, i pazienti in ciascun gruppo stent sono stati randomizzati alla terapia con Clopidogrel per 6 mesi o 24 mesi.

Con 1.700 partecipanti, lo studio PRODIGY avrà una potenza superiore all’80% per rilevare una differenza del 40% nell'endpoint primario, dopo l'aumento della dimensione del campione del 5% e un tasso di eventi di fondo dell'8%.

L’obiettivo dello studio PRODIGY è quello di valutare se i 24 mesi di terapia con Clopidogrel siano in grado di migliorare gli esiti cardiovascolari dopo l'intervento coronarico in un'ampia popolazione di pazienti trattati con un equilibrato mix di stent con diversa potenza contro l’iperplasia intimale. ( Xagena_2010 )

Valgimigli M et al, Am Heart J 2010; 160: 804-811



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