Arresto circolatorio ipotermico nella patologia della aorta toracica prossimale acuta e cronica: mortalità e danno neurologico dopo riparazione chirurgica


È stato condotto uno studio per determinare se l’età avanzata influenzi la mortalità e l’incidenza di danno neurologico nei pazienti sottoposti a riparazione chirurgica dopo arresto circolatorio ipotermico nella patologia aortica toracica acuta e cronica.

Nel periodo 2005-2010 è stata effettuata una valutazione presso un Centro universitario di 523 pazienti consecutivi ( età mediana, 64 anni ).

La mortalità nella dissezione aortica acuta di tipo A ( 207 pazienti ) è stata pari al 9.7% e nell’aneurisma cronico della aorta ascendente ( n=316) è stata del 2.2% ( P inferiore a 0.001 ).

Nel 16.9% dei pazienti con dissezione aortica acuta di tipo A è stato osservato un danno neurologico ( aneurisma cronico della aorta ascendente, 7.9%; P=0.002 ).

L’analisi di regressione a variabili multiple ha rivelato arresto circolatorio ipotermico superiore a 40 minuti ( odds ratio, OR=4.21; P=0.004 ) e nuovo intervento chirurgico ( OR=3.44; P=0.03 ), ma non l’età ( OR=1.98; P=0.18 ) come predittore indipendente di mortalità.

La chirurgia di emergenza ( OR=3.27; P=0.01 ) e la arteriopatia extracardiaca ( OR=2.38; P=0.008 ), ma non l’età ( OR=1.80; P=0.08 ) sono risultati predittori indipendenti di danno neurologico.

In conclusione, l’età non è associata a un aumento del rischio di mortalità e danno neurologico in pazienti che si sottopongono a riparazione chirurgica per patologia acuta e cronica della aorta toracica e con arresto circolatorio ipotermico.
Il tempo prolungato di arresto circolatorio ipotermico, che riflette l’estensione della malattia, e un nuovo intervento chirurgico predicono la mortalità, mentre la chirurgia di emergenza e la arteriopatia extracardiaca sono predittori di danno neurologico. ( Xagena_2011 )

Czerny M et al, Circulation 2011; 124: 1407-1413

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