Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ( SSRI ) hanno mostrato di aumentare il rischio di sanguinamento.

Uno studio ha esaminato l'associazione tra rischio di sanguinamento perioperatorio con bypass aortocoronarico e uso di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina prima di bypass aortocoronarico.

È stato ipotizzato che gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina possano essere associati ad un aumento del rischio di sanguinamento dopo bypass aortocoronarico con conseguenti elevati tassi di reintervento dovuti alle complicanze emorragiche.

Sono stati identificati i pazienti sottoposti a bypass coronarico in una clinica statunitense tra il 1999 e il 2003 ( n=4.794 ).
L'impiego dei farmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ( n=246 ) è stato determinato utilizzando i registri dei farmaci dei pazienti ricoverati.

Gli esiti includevano l’endpoint primario di reintervento a causa di complicanze emorragiche e altre misure secondarie.

Il reintervento dovuto a complicanze emorragiche tra i consumatori di farmaci SSRI non è stato significativamente differente rispetto al gruppo di controllo ( odds ratio, OR=1.14, p=0.75 ).

Gli altri esiti secondari e la mortalità a 30 giorni sono risultati simili tra i 2 gruppi ( 2% nel gruppo SSRI versus 2.1% nel gruppo controllo, p=0.92 ).

Tuttavia, il volume totale adattato postoperatorio di unità trasfuse di globuli rossi è stato maggiore nel gruppo con gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.

Dallo studio non è emersa alcuna prova convincente per limitare l'uso degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina nei pazienti con malattia coronarica sottoposti a bypass aortocoronarico, date le attuali evidenze. Ulteriori ricerche potrebbero essere necessarie sui singoli farmaci SSRI. ( Xagena_2010 )

Xiong GL et al, Clin Cardiol 2010; 33: 94-98



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