Arresto cardiaco extraospedaliero e rianimazione: cateterizzazione cardiaca precoce, tardiva o nessuna cateterizzazione


Nonostante le segnalazioni di pazienti rianimati dopo arresto cardiaco improvviso trattati con cateterismo cardiaco acuto, l'efficacia di questa strategia è in gran parte sconosciuta.

È stato ipotizzato che la cateterizzazione cardiaca acuta dei pazienti con arresto cardiaco improvviso possa migliorare la sopravvivenza alla dimissione ospedaliera.

Sono stati identificati 240 pazienti da una coorte retrospettiva con arresto cardiaco improvviso extraospedaliero causato da tachicardia o fibrillazione ventricolare da 11 strutture a Seattle, Washington, nel periodo 1999-2002.

I pazienti sono stati raggruppati in coloro che sono stati trattati con cateterizzazione precoce entro le 6 ore ( gruppo 6 ore o meno, n=61 ) e coloro il cui cateterismo è stato ritardato oltre le 6 ore o senza cateterismo durante l'ospedalizzazione ( gruppo più di 6 ore, n=179 ).

L'attenzione è stata rivolta alla sopravvivenza alla dimissione ospedaliera, allo stato neurologico, all'estensione della malattia coronarica, alla presenza di referti elettrocardiografici e sintomi prima dell'arresto cardiaco.

La sopravvivenza è stata maggiore nei pazienti sottoposti a cateterizzazione precoce ( 72% del gruppo di 6 ore o meno vs 49% nel gruppo più di 6 ore, p=0.001 ).

L'intervento coronarico percutaneo è stato eseguito in 38 pazienti su 61 ( 62% ) nel gruppo 6 ore o meno e 13 pazienti su 170 ( 7% ) nel gruppo più di 6 ore ( p minore di 0.0001 ).

Lo stato neurologico è risultato simile nei due gruppi.
Una percentuale significativamente maggiore di pazienti nel gruppo cateterizzazione precoce ha avuto sintomi prima dell'arresto cardiaco e ha mostrato sopraslivellamento del tratto ST all'elettrocardiogramma ( ECG ) dopo la rianimazione.

Età, rianimazione cardiopolmonare eseguita da un passante, presentazione durante il giorno, storia di un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) o ictus e sopraslivellamento acuto del tratto ST sono risultati positivamente associati con la procedura di cateterismo cardiaco.

In conclusione, in questa serie di pazienti che hanno subito arresto cardiaco al fuori di un ospedale, la cateterizzazione precoce ( 6 ore o meno dalla presentazione ) è stata associata a un miglioramento della sopravvivenza. ( Xagena_2012 )

Strote JA et al, Am J Cardiol 2012; 109: 451-454

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Cardio2012