Farmaci ad attività endotelio-protettrice.


A cura di Stefano Castaldo, Specialista in Cardiologia, Napoli

E' ormai documentato che alterazioni funzionali dell'endotelio vascolare intervengono nella patogenesi e nelle manifestazioni cliniche delle cardio-vasculopatie.
Pertanto, cresce l'attenzione verso farmaci o terapie capaci di svolgere attività endotelio-protettrice.
Un recente lavoro di Morris e Jardine apparso sul Journal of Nephrology passa in rassegna gli interventi terapeutici prospettabili a tutt'oggi:
1)Abolizione del fumo ( miglioramento dell'attività vasodilatatrice) 2)Supplementi di acido folico ( abbassamento dei livelli di omocisteina)
3)Somministrazione di L-arginina (miglioramento attività vasodilatatrice)
4)Somministrazione di donatori di NO ( sono allo studio farmaci, che, a differenza dei nitroderivati, non producono anioni superossido, i quali attenuano l'effetto antiaterogeno del NO) 5)Vitamina C ( attività antiossidante nei diabetici e nei pazienti con iperomocisteinemia)
6)Statine ( nei pazienti con ipercolesterolemia ma non in quelli in cui è presente anche insufficienza renale cronica avanzata:aumento della vasodilatazione endotelio-dipendente dopo 12 settimane di terapia)
7)ACE-inibitori: miglioramento della vasodilatazione endotelio- dipendente nei pazienti diabetici e in quelli con cardiopatia ischemica, ma non nei pazienti con ipertensione eesenziale) 8)Calcioantagonisti (Lacidipina): azione antiossidante con aumento della disponibilità di NO. 9)Antagonisti dei recettori dell'endotelina (Bosentan), il Bosentan abbasserebbe la PA negli ipertesi. (Morris ST, Jardine AG: The vascular endothelium in chronic renal failure. J Nephrol 2000; 13: 96-105)

(Keywords: farmaci ad attività endotelio protettrice, Lacidipina, Bosentan) ( Xagena 2000 )