Trasylol associato a danno d’organo nei pazienti sottoposti a intervento cardiochirurgico


La maggior parte dei pazienti che si sottopongono ad intervento chirurgico per infarto del miocardio con sopraslivellamento ST ricevono terapia antifibrinolitica per limitare la perdita di sangue.

Ricercatori, coordinati da Dennis T Mangano dell’Ischemia Research and Education Foundation di San Bruno in California ( Stati Uniti ), hanno valutato la sicurezza della terapia antifibrinolitica su un ampio numero di pazienti.

Lo studio osservazionale ha coinvolto 4.374 pazienti sottoposti a rivascolarizzazione.

Sono stati valutati 3 farmaci anti-fibrinolitici: Aprotinina ( Trasylol; n = 1295 ), Acido AminoCaproico ( Caprolisin; n = 883 ), Acido Tranexamico ( Tranex; n = 822 ) in confronto a nessun trattamento riguardo a gravi outcome.

L’impiego di Aprotinina, un inibitore della serin-proteasi, è risultato associato ad un aumento di 2 volte il rischio di insufficienza renale richiedente dialisi tra i pazienti sottoposti a chirurgia dell’arteria coronaria ( odds ratio, OR = 2.59 ) o a chirurgia primaria ( OR = 2.34 ).

Similarmente, l’impiego di Aprotinina tra i pazienti sottoposti a chirurgia primaria era associato a un aumento del 55% del rischio di infarto miocardico o di insufficienza cardiaca ( p < 0.001 ), e ad un aumento del 171% del rischio di ictus o di encefalopatia ( p = 0.001 ).

Né l’Acido AminoCaproico né l’Acido Tranexamico erano associati ad un aumento del rischio di eventi renali, cardiaci o cerebrali.

Tutti e tre i farmaci hanno ridotto la perdita ematica.
L’Aprotinina è associata a gravi danni d’organo.
L’Acido Aminocaproico e l’Acido Tranexamico sono alternative sicure. ( Xagena_2006 )


Mangano DT et al, N Engl J Med 2006; 354: 353-365




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